Della lingua e della memoria
E' un Paese, questo nostro, che solo la comune lingua fa dire tale.
Ma una lingua sempre più povera, conforme più a sciogliere che a ritenere.
E la memoria è debole, debolissima; raro che riesca a portare più di qualche mese.
E' il latitante senza onore o infamia di cronaca, la memoria.
Sia per lei il più confortevole degli alberghi, si pasci e si dissolva nel dolce esilio.
E la res publica nell'onirismo.
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